Il fondo fotografico Lucio Susmel
Dipartimento di Studi Umanistici e del Partrimonio Culturale
Università di Udine
Donato dal figlio Piero alla Fototeca del Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell'Università di Udine, il fondo fotografico di Lucio Susmel è composto da circa 4.000 stampe in positivo e da riproduzioni fotomeccaniche di dipinti e sculture di numerosi musei italiani e stranieri.
Da più punti di vista il fondo Susmel riveste notevole importanza. Le fotografie del fondo costituiscono un fondo prezioso per la varietà delle tipologie e delle tecniche (albumine e stampe al carbone) e per le loro qualità intrinseche
“Sono nato il primo agosto 1914. Le dice niente questa data? Quel giorno scoppiò la Prima Guerra Mondiale: con un esordio così, il mio destino era già segnato”: così scherzava Lucio Susmel in un’intervista.
Fu a Firenze durante gli anni Trenta che, mentre frequentava il Caffè delle Giubbe Rosse, Lucio Susmel mise insieme la sua raccolta di fotografie.
La collezione è frutto della grande passione per l’arte che il suo proprietario, l’ecologo Lucio Susmel, ha coltivato fin da giovanissimo. Le fotografie, infatti, vanno a costituire un ampio panorama nella storia dell’arte, guardando sia ad opere pittoriche, predilette dall’ecologo, sia a opere scultoree. Tuttavia, non mancano, anche se in un numero più esiguo, fotografie che documentano opere architettoniche. Un esame della collezione nel suo complesso testimonia un intento enciclopedico che vuole documentare gli aspetti più disparati della tradizione artistica.
Con questa donazione, Piero Susmel (1944-2024), professore ordinario di Nutrizione e alimentazione animale e fra i fondatori della Facoltà di Agraria, ha dotato il Dipartimento di uno straordinario strumento per la ricerca e la didattica.
Una panoramica del fondo: le fotografie
Una panoramica del fondo: le riproduzioni fotomeccaniche
Si tratta infatti della produzione di alcuni fra i più prestigiosi operatori in un arco di tempo che va dalla fine degli anni Settanta dell’Ottocento fino alla metà del XX secolo. Si possono annoverare i fratelli Alinari, Giacomo Brogi, V. J. Löwy, Photographische Gesellschaft, Anderson, Bruckmann, ecc.
Oltre alle fotografie il fondo contiene numerose riproduzioni fotomeccaniche, tratte da album di fine Ottocento, quali Das Museum o Klassischer Bilderschatz che venivano pubblicati in fascicoli separati e poi riuniti in volume, o dai volumi monografici pubblicati dalla rivista "Kunstwart".

